Johnny Ramone

Johnny Ramone nasce a New York l’8 ottobre 1948 sotto il segno della Bilancia. Nel 1974, insieme a Joey, Dee Dee e Tommy, fonda i Ramones, la band che con tre accordi ha cambiato per sempre la storia del rock. Attenzione: i Ramones SONO il punk. Il loro primo album, omonimo, uscito nel 1976, dura ventinove minuti scarsi ma contiene un’energia che sembra infinita, come se qualcuno avesse imbottigliato l’adrenalina. Johnny usa la chitarra come un mitragliatore: sempre in downstroke (plettrando con movimento verso il basso), sempre serrato, con un’unica regola: andare dritti senza mai rallentare. Niente assoli, virtuosismi o vezzi da rockstar. Solo potenza e velocità. È lui a definire un linguaggio nuovo, apparentemente semplice ma in realtà rivoluzionario: il punk, che nasce proprio a New York con i Ramones e che poi esploderà in Inghilterra con i Sex Pistols e i Clash, non sarebbe esistito senza quel muro compatto di suono costruito dalla sua mano destra. Ogni concerto dei Ramones è una corsa senza fiato: canzoni attaccate una dietro l’altra, senza pause né presentazioni. Johnny è l’anti-chitarrista per eccellenza. È semplicemente lui su un palco a gambe larghe e piegate, con la sua chitarra Mosrite bassa impugnata come un fucile, a bombardare il pubblico a colpi di bicordi (o power chords, cioè nota fondamentale + quinta). Dopo lo scioglimento dei Ramones, Johnny si ritira a vita privata ma rimane un’icona, rispettato per la sua coerenza e il suo stile inconfondibile. Nel 2004, a 55 anni, se ne va per brutto male lasciando un vuoto enorme in una scena (sempre più piccola, in verità) che ancora oggi vive di quel ritmo ossessivo e di quella scarica elettrica da lui portata sul palco e nei dischi.

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Disegni di Maurizio Di Bona, testi di Stefano Scrima


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