Tom Petty

Tom Petty nasce a Gainesville, Florida, il 20 ottobre 1950, sotto il segno della Bilancia. Nel 1976 fonda gli Heartbreakers, una delle band più americane che si possano immaginare: chitarre, highway, cori secchi e un sacco di canzoni che sembrano sempre parlare di te anche se parlano della Florida. Il primo album, Tom Petty and the Heartbreakers, contiene “American Girl”, che parte con una delle intro di chitarra più riconoscibili degli anni ’70, e non ha mai smesso di girare nelle radio e nelle teste. Petty non era un virtuoso nel senso classico del termine, ma aveva un senso del suono e della costruzione chitarristica da manuale: ogni riff era al servizio della canzone. La sua chitarra, spesso una Rickenbacker (come quella con cui viene immortalato sulla copertina del primo disco), sembrava uscita da un juke-box cosmico, capace di unire i Byrds, i Beatles e il garage rock con tre accordi. Tom e il suo fido Mike Campbell sapevano esattamente dove piazzare ogni nota perché ogni nota contasse. Negli anni ha attraversato il punk, il pop, il grunge, senza mai sembrare fuori posto. Non ha mai inseguito la moda: lui era il suo stile, erano gli altri semmai a copiarlo. E anche se sembrava il classico americano tranquillo e un po’ dimesso, quando saliva sul palco si trasformava in una macchina da concerti. Un eroe per chi ama il rock senza troppe pose, ma con una tonnellata di anima. Tom Petty ci ha lasciato il 2 ottobre 2017, all’età di 66 anni, a causa di un arresto cardiaco causato da un’overdose accidentale di farmaci antidolorifici. Se n’è andato il giorno dopo aver concluso il tour del 40º anniversario con gli Heartbreakers, come se avesse aspettato di finire lo show prima di salutare tutti.

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Disegni di Maurizio Di Bona, testi di Stefano Scrima


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