proto-punk #1

Roadrunner” dei Modern Lovers

Di Stefano Marullo

Qui parliamo tanto di punk rock. Ma prima del punk? Ovviamente, il proto-punk! Termine secondo me non felicissimo ma ormai invalso per indicare band che nei primi anni Settanta avevano creato un sound seminale di punk rock, non a caso mi vengono in mente i protozoi, organismi unicellulari, precursori della vita complessa poi evolutasi degli organismi viventi.

Ho pensato per qualche settimana di individuare alcuni pezzi che rientrano nel filone proto-punk. Una precisazione preliminare sarà però opportuna. Talvolta avrete letto il termine proto-punk insieme ad altro termine, garage, con cui viene erroneamente intercambiato. Per quanto simili i due concetti non sono identici più che altro per arco temporale. Il garage si sviluppa soprattutto negli anni Sessanta e primissimi anni Settanta, mentre il proto-punk si afferma a partire dai primi anni Settanta fino al 1976. Il primo ha più influenze surf, rockabilly, psychedelich e blues mentre il secondo attinge più a glam, all’art e al noise rock. Non è neanche sbagliatissimo considerare il proto-punk un sottogenere dello stesso garage.

Un classico del proto-punk è questo “Roadrunner” dei The Modern Lovers, dal suono essenziale ipnotico e dal testo che inneggia alla libertà di guidare “on the road”, e si inserisce in un noto filone di letteratura americana (a cominciare da Kerouac). La canzone è stata scritta da Jonathan Richman che dei Moder Lovers fu anche fondatore e cantante e registrata nel 1972 a Boston, Massachusetts anche se fu poi inserita nell’album The Modern Lovers del 1976. Alla chitarra troviamo quel John Felice che in seguito fonderà diversi gruppi prima dei mitici The Real Kids, e già era scoppiato il punk.

In piena epoca punk, per l’appunto, i Sex Pistols faranno una loro versione di “Roadrunner” a dimostrazione dell’influenza che il pezzo continuerà ad avere negli anni successivi.

Quanto a The Modern Lovers, furono anacronistici per i loro tempi, ancora troppo “seminali” ma fondamentali per gruppi come Talking Heads, The Feelies, Sonic Youth, Galaxie 500, giusto per fare qualche nome, che li citeranno come fonte indiscussa di ispirazione per la loro musica.


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