Pino Daniele

Pino Daniele nasce a Napoli il 19 marzo 1955 sotto il segno dei Pesci. Nel 1977 pubblica Terra mia e il mondo scopre che il blues può parlare napoletano. Ma Pino Daniele non è solo un cantautore, è un genere musicale a sé: mescola il blues con la melodia partenopea, il jazz con la musica araba, creando un suono che è Napoli, ma anche New Orleans, ma anche il Mediterraneo intero. Con la sua chitarra ha scritto riff e assoli da brividi (“A me me piace ’o blues”, “Quanno chiove”, “Yes I Know My Way”) e con la sua voce sottile e inconfondibile ha reso immortali versi che sono diventati detti popolari. Perché chiunque, almeno una volta nella vita, ha detto “Napule è mille culure”. E poi c’è la chitarra, appunto: Pino non era solo un grande autore e interprete, era anche un chitarrista sopraffino. Amava il suono pulito e cristallino, ma quando serviva sapeva anche tirare fuori groove spaziali. Nelle sue canzoni si sentono echi di B.B. King, Carlos Santana e Gato Barbieri, miscelati tuttavia a uno stile personalissimo, elegante e viscerale allo stesso tempo. Basta ascoltare “Chi tene ‘o mare” o “Sara” per capire che la sua chitarra non accompagnava soltanto, ma creava universi. Non aveva bisogno di virtuosismi fini a se stessi: con poche note riusciva a colpire dritto al cuore. Amico di Eric Clapton, ha suonato con i più grandi, ma la sua vera magia era il saper essere sempre profondamente napoletano ovunque andasse. Ci ha lasciati il 4 gennaio 2015, troppo presto, come accade ai migliori.

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Disegni di Maurizio Di Bona, testi di Stefano Scrima


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