Pediluvio

Di Chiara Santarelli


Le notti in cui lo lasciano solo,
respira l’odore pungente del gelsomino.

Ci hanno lasciato la terra, pensa.
E ci hanno lasciato i girini negli stagni
A competere, senza sosta, nelle acque torbide.

Ma è sulla Grande Roccia che l’occhio smette di battere ciglio.
Sott’acqua ed estranea
al mondo concorrenziale che la circonda.
Dal fondo stagnante
Sotto la coltre di muschio
Senza fine
Affonda sempre più nel profondo che sfoca la sagoma.
Lontano dai piedi.

E fuori dallo stagno,
si dice quanto sia inutile la velocità
se non riesci a vedere le pietre sul fondo,
se non hai il tempo di fermarti
A respirare l’odore del gelsomino.

*

Immagine di copertina: Claude Monet, Ninfee.


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