Di Andrea Belushi
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Lei è così bella
da far vincere il Nobel a un cane
scolorire la Moda
sputare oltre il confine Nordcoreano
e baciare i miei occhi
diventando grande
grande come i Titani
che guardano le formiche
evolversi in riso venere
Lei è bella
come l’allarme del mondo
o un rettilodromo
dentro un cinema
durante l’intervallo
di un film sordomuto
per ciechi epilettici
col cuore sulle unghie
che sorseggiano latte e curcuma
dentro urne romane
con grosse cannucce d’alabastro
assorbente di temporali estivi
fogna di Sarajevo
lucciola dei Gulag industriali
madrigale degli specchi.