Di Reginaldo Cerolini
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23) Perché fanno paura le parole?
95) ‘Vivere è sentire’?
104) C’è luce dentro il sole?
131) Wittgenstein sa ballare il cuduro?
142) Dove riposano i sogni?
147) Si può divorare la bellezza?
180) Dobbiamo preferire l’umiltà all’essere stronzi qualunque?
Appare improbabile un mondo contenuto nelle risposte, appare travisabile un mondo di relazioni tra azioni e pensiero, appare limitato il mondo tra cosciente universale e le galassie, eppure domandare può sembrare uno scarto (sic!) capace di unire il nulla e il mondo con ponderata intenzione. Qui l’invito a fare domande può servire a bruciare in una volta sola Dio, Moralità d’Occasione e – sempreverdi – Verità Social. Conciossiacosaché un domandario può persino osare sciogliere lo zucchero dell’ego nel negro opaco di una tazza di caffè.