all’origine #2

Di Carlos Molina

Ti sferza inattesamente
l’abbraccio con papà davanti alla porta
quella coi vetri oscurati,
sarebbe l’ingresso d’immigrazione.
!Chao papi, dios me lo bendiga! – ti dice lui
Credi che una volta superata quella soglia
ti aspetta un futuro brillante dall’altra parte.
Invece ne trascorrono sette otto anni di
erranza nell’incertezza, nel buio.
¿Cómo está todo por allá?
¿Cómo me le está yendo con las clases?

Al telefono riesce più facile tutto, anche truccare la verità:
fallimento! – rispetto a ciò che ti aspettavi. Delusione.
Accadono molte cose nel frattempo, tra cui
una pandemia mondiale interminabile.
Perdi il contatto. Non senti più la sua voce
Perdi il contatto. Nutri il ricordo di lui tramite
una fotografia nel portafogli. Quello che sai di lui
lo sai per vie traverse e basta.
Sai che non se la passa bene perché vive in
Venezuela. Neanche tu te la passi bene, vivi
in Italia. Lo ricordi costantemente sperando
che la forza del tuo pensiero lo raggiunga
ovunque egli sia. Cambi strada diverse volte,
ripartenze toste. Non sai dove sbattere la testa.
Esci di casa, vai da qualche parte di nascosto,
a farti… di danza, a farti di movimento, a
scomporti nello spazio sfogando l’agonia,
la frustrazione, fendi lo spazio e in quegli
interstizi invisibili ci ficchi il dolore e
l’odio verso ciò che sei diventato.
Scrivi per necessità, ma veramente cominci
a scrivere per necessità superando il cliché.
Ti trovi in un punto della tua vita in cui stai
per fare l’ennesima scelta di vita, quella cosiddetta
la “Svolta” e mentre leggi un libro che la biblioteca
comunale d’Assisi aveva messo tra gli scarti trovi:

Ero scappato (…) In quella fuga, mi ero illuso di costruire una vita diversa.
Poi ero tornato. Come un bravo figlio, avevo seppellito mio padre
e dato la mancia ai becchini.

Queste parole ti raggelano. Sai di non volerci tornare dopo tanto tempo
soltanto per seppellire tuo padre. L’idea di fallimento va allora rivalutata.
Vuoi affrettare tutto, dare un calcio in culo alle distrazioni compresa
la paura e l’incertezza. Vuoi fare i soldi per andarlo a trovare… magari
lungo la strada polverosa sotto il sole di Guatire. Ma il rapporto tra te e il
tuo desiderio è pari a un cannocchiale.


Mio papà vivo


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